Quindi credo che il suo racconto della famiglia ribalti l'archetipo di Tolstoy che le famiglie felici erano tutto identiche, le infelici ognuna è infelice a suo modo. Nella Ferrante esattamente contrario cioè ad un certo punto il tentativo continuo di domandarsi se una felicità è possibile nonostante di fermo. È una domanda costante che c'è nella sua antropologia familiare. I suoi libri sono tutto racconto del tentativo di fuga si può scappare da un destino si può scappare quanto il cui destino è nel tuo corpo. La sintesi tutta la tetralogia è la storia del lettore italiano. Ho vissuto, ho percepito, ho sofferto, ho gioito...